A PROPOSITO DI PROPAGAZIONE.

Sul sito dell’amico Fabio ik0ixi si trovano sempre notizie e informazioni tecniche interessanti.

A proposito di propagazione ed a seguito di una domanda specifica l’amico Fabio a risposto come sotto pubblicato….leggere….semplice e chiaro !!

La NVIS nei periodi invernali e con scarsa attività Solare, come adesso, vive la sua parte più critica. E’ noto che operare in NVIS durante il minimo solare è veramente difficile, a meno di non scendere sulle gamme più basse a nostra disposizione La foF2, ovvero la MUF verticale, è il solo parametro da tenere sotto controllo per capire se ci sono (oppure no) le condizioni NVIS. In altre parole, la foF2 è la frequenza critica verticale dello strato F2 sotto la quale si può parlare di NVIS. Se operi al di sotto della foF2 ci sono le condizioni ideali NVIS (No Skip Zone), ma al di sopra della foF2 non c’è modo di fare QSO NVIS: infatti il nostro segnale si perde nello Spazio e non torna a Terra se non a distanze lontane. La propagazione “lunga” come l’hai definita, anche se in realtà si definisce “Skip-Zone”. Se dai uno sguardo agli ionogrammi giornalieri sul mio sito, ti accorgerai che in questi mesi solo nella parte centrale della giornata si hanno tali condizioni, ovvero che la foF2 raggiunga e magari superi i 7 MHz permettendo la NVIS in 40m. E questo non succede neanche tutti i giorni. La Ionosfera riceve infatti l’energia ionizzante dal Sole, ma dato che il ciclo Solare è quasi al minimo, tale ionizzazione anche durante il giorno è scarsa, sta scendendo verso il suo minimo e lo farà fino al 2019. Questo significa che la foF2 non sarà mai o quasi sufficiente per garantire la NVIS in 40m. L’unica soluzione per ora è scendere di frequenza, quindi 80m per noi (60m per i Paesi che li hanno). Aggiungo che dato che siamo nei giorni più corti dell’anno (Solstizio d’inverno), le ore di luce Solare sono ancora meno del solito perchè le giornate sono più corte: questo comporta una ionizzazione ancora più bassa, al punto che anche in 80m, dopo il tramonto, ci può essere un calo così pronunciato della foF2 tale da impedire la NVIS anche in 80m… Si consiglia in questi casi di scendere ulteriormente, sui 160m. Il Sole è nella fase calante, per cui avvengono spesso dei Flares. Queste eruzioni inviano una emissione coronale (CME) che, se diretta verso il nostro Pianeta, dopo un viaggio di 3 giorni circa raggiunge Terra alterando il suo campo magnetico (agitazione o tempesta geomagnetica): dato che la ionosfera si comporta da mezzo riflettente grazie anche all’influenza del campo magnetico terrestre, in occasione delle tempeste geomagnetiche ci possono essere degli improvvisi innalzamenti del famoso valore di foF2 e in questi giorni si potranno avere condizioni NVIS molto buone. Sono eventi sporadici, non prevedibili se non 3 giorni prima e per questo non presi in considerazione in campo professionale, ma accadono. Spero di averti riassunto il perchè non riesci oggi a fare NVIS in 40m.

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